Le foto che seguiranno sono state fatte presso l' Aula Magna Facoltà Teologica di Napoli

A fine di ogni anno seguono foto del Mandato di S.E. Cardinale Giordano ai Catechisti presso la Cattedrale di Napoli

 

CONVEGNO: L’INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI - anno 1997

 RELATORE: Sua Ecc.za Mons. Lorenzo Chiarinelli - RELAZIONE: Cristo centro vivo della catechesi

 RELATORE: DON BASSANO PADOVANI - RELAZIONE: VENITE E VEDRETE

 Foto Mandato con S.E.Card. Giordano in Cattedrale


CONVEGNO : INIZIAZIONE CRISTIANA: RIFLESSIONI ED ESPERIENZE PER VIVERE E TRASMETTERE LA FEDE - anno 2002

RELATORE:  DON GIUSEPPE MORANTE - RELAZIONE: L’INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI: PROSPETTIVE PER UN CAMMINO DI FEDE

 Foto Mandato con S.E.Card. Giordano in Cattedrale


CONVEGNO : PRIMO ANNUNCIO E PARROCCHIA - anno 2003

SALUTO AI CATECHISTI SUA ECC.ZA MONS. VINCENZO PELVI  - TITOLO: CATECHISTA NARRA A TUA FEDE

LE RELAZIONI FURONO TENUTE DA DON ANTONIO SERRA E DA DON ANTONIO DI DONNA

RELATORE: DON ANTONIO SERRA - RELAZIONE: IL PRIMO ANNUNCIO DELLA FEDE

                                       SUOR PAOLINA PRESENTA LE NOVITÀ EDITORIALI                                                  

                                       RELATORE: DON ANTONIO DI DONNA - RELAZIONE: LA PARROCCHIA: LUOGO EDUCATIVO ALLA VITA DI FEDE.

                     SUOR PINA SORBO - PRESENTAZIONE DELLA VITA  DI SANTA GIULIA SALZANO, BEATIFICATA  NEL 2003 - TITOLO:  UNA VITA PER LA CATECHESI 

                     Foto Mandato con S.E.Card. Giordano in Cattedrale - CORO PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE DI PORTICI


CONVEGNO : I CATECHISMI PER L’INIZIAZIONE CRISTIANA - anno 2004  

             R ELATORI: SR GIANCARLA BARBON – P. RINALDO PAGANELLI

 RELAZIONE: IL MODELLO CATECHISTICO E LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL PROGETTO CATECHISTICO

 Foto Mandato con S.E.Card. Giordano in Cattedrale  CORO DELLA PARROCCHIA DI SAN BENEDETTO ABATE - CASORIA

 


CONVEGNO :  A SERVIZIO DELLA FEDE. DALL’ASCOLTO DELLA PAROLA ALLA DOTTRINA DELLA CHIESA - anno 2005

RELATORE : DON CESARE BISSOLI

RELAZIONE: LA BIBBIA NELLA CATECHESI E NEI CATECHISMI DELLA CEI.

Foto Mandato con S.E.Card. Giordano in Cattedrale

 


 

Testimonianze di Collaboratrici della Consulta Diocesana per la Catechesi

Ho conosciuto don Antonio nel dicembre del 1994, lui Vicedirettore dell’UDC, io responsabile decanale per la Catechesi, chiamata dal Direttore dello stesso ufficio, don A. Di Donna, ad essere membro della Consulta Diocesana per la Catechesi. Tra noi è nato subito un rapporto di fiducia e stima reciproca, che col tempo è diventata  amicizia vera in Cristo.

Ho avuto modo così di scoprire una persona splendida come uomo e come sacerdote, capace di valorizzare i talenti di ciascuno e motivare all’impegno; che sapeva gratificare il tuo lavoro con i suoi sorrisi ampi, veri; i suoi commenti schietti, le sue risate aperte ma soprattutto con la gioia che sprizzava dagli occhi, quando era soddisfatto e contento del compito, che ti aveva affidato e che tu avevi portato a compimento in modo perfetto ( secondo lui) al di là delle sue aspettative. Che quando ti chiedeva qualcosa non potevi dirgli di no, perché lui non si negava mai se tu a tua volta gli chiedevi qualcosa e il tuo impegno era quello di realizzare al meglio la sua richiesta, oltre che per il Signore, per non farlo sfigurare agli occhi degli altri e dei superiori. Che sapeva smorzare i toni e giustificava sempre qualsiasi errore in ciascuno.

Testimone di fede autentico, uomo semplice ma colto, preparatissimo soprattutto nella sua disciplina, la Catechetica, alla quale sapeva farti appassionare.

Sacerdote per amore di Cristo e della sua Chiesa, dalla profonda spiritualità, che   comunicava con un gesto, una parola, un’immaginetta regalata. Che ti sosteneva nella difficoltà con la sua preghiera che  tu avvertivi, perché lo sentivi vicino. Che ha valorizzato e fatto rinascere la Catechesi nella nostra Chiesa di Napoli con un lavoro certosino ed un impegno costante presso l’UDC, operando sempre d’intesa col Direttore don A. Di Donna; offrendo la sua competenza e disponibilità ai catechisti, girando per i Decanati  e  le parrocchie  della Diocesi.

Amico sincero, sempre attento, premuroso, delicato, discreto, disponibile; che sapeva capirti, sempre; che sapeva donarti conforto nel dolore e speranza nella sfiducia; che gioiva della tua gioia; vero compagno di viaggio nella vita per quel breve tratto percorso insieme.

Ciao don Antonio, continua ad accompagnarci e a pregare per noi.


 

Quando ero bambina sei entrato nella mia vita attraverso i racconti colmi di ammirazione, rispetto, stima ed affetto  di mia madre, che insieme alla mia madrina, collaborava con te presso l’Ufficio Catechistico di Napoli, nell’organizzazione e nella realizzazione di eventi progettati con attenzione e passione, curati in ogni dettaglio per rendere visibile la bellezza dei doni di Dio e creare condivisione di Fede ed Amore.

“Un giovane sacerdote dal cuore puro, dalle  idee interessanti e  all’avanguardia, preciso, attento, cordiale, umile, gioioso e accogliente; come un figlio da sostenere e un amico da vivere! “, mi dicevano, orgogliose di essere insieme a Te a servizio della comunità.

 Ricordo ancora con pienezza la sera che finalmente mi diede la possibilità di darti un volto nel corso di una cena, organizzata a casa mia. Ti osservai sorridere di cuore, gesticolare ed usare una mimica intensa ed interessante;  mi sentii importante nell’essere coinvolta nei discorsi dei grandi ed osservare che non fossi infastidito dai molteplici interrogativi di una bambina curiosa e poi mi rivolsi a te con convinzione dicendo. “ Sarai il sacerdote che celebrerà  il matrimonio con il mio principe”.

Tu con uno sguardo intenso ed una voce dolcissima: “Certo, piccola mia”, affermasti.

Crescendo,  ho cominciato a conoscerti, felice di essere anch’io utile nel servizio presso l’Ufficio catechistico, osservando un sacerdote serio, composto, impegnato ed appassionato, che rendeva ineludibili  gli attimi di vita condivisi e riusciva a valorizzare il talento di ciascuno, con fiducia facendolo sentire importante e significativo senza creare differenze ma unicità, condivisione, incontro e servizio.

Il tono della voce pacato e rilassato, con un ritmo lento; l’esortazione gioiosa all’impegno del cuore e del sorriso; il riferimento costante alla volontà di Dio e al suo progetto meraviglioso per ognuno di noi; l’autorevolezza della moralità, dell’etica, della Fede e della semplicità; l’accoglienza, la comprensione ed il perdono verso tutti; l’umiltà costante in ogni situazione e condizione; lo sguardo attento, il sorriso profondo dell’anima, la “pacca sulla spalla” di conforto, di vicinanza, di presenza; il dono d’amore incondizionato e puro insieme ad una profonda familiarità;  l’esserci sempre nonostante le distanze del tempo, dello spazio, degli impegni e delle avversità della vita. Tutto questo ho avuto la possibilità di  scorgere in Te, come arricchimento da rendere vivo nella mia quotidianità.

Nelle pieghe del tempo ho potuto apprezzare anche da un lato la tua passione smisurata per la cultura, la ricerca, l’aggiornamento sia in campo Teologico che antropologico, letterario, sociologico, etico, storico, che mi riempiva di ammirazione ed era stimolo ed esempio nella mia formazione e nella mia professione oltre che fonte di consigli e suggerimenti preziosi ed insostituibili; dall’altro la  ricerca della pura Bellezza in ogni cosa, come rivelazione e immagine di quella di Dio e dei suoi doni accanto all’interesse per la fotografia, la pittura, il pollice verde, l’arte che arricchivano le tue peculiarità e le nostre conversazioni.

Ho potuto contemplare in Te il vero Volto di Dio, nella normale quotidianità e in quella della fatica, dell’impegno e della sofferenza, sempre ricolme di Fiducia nelle persone e  confidando nell’aiuto di Cristo, buon Pastore,  Tutto posso in Colui che mi dà la forza (Fil 4, 14)” affermavi.

Sono onorata e fiera di aver condiviso momenti importanti delle nostre reciproche vite, che porto adagiate sulle rive del mio cuore come sigillo della mia vita passata, presente e futura; provo il rimpianto di averne persi altri a causa degli ostacoli della vita, della routine, della distanza spaziale,  pur nella piena certezza di essere stati vicini nell’animo e nello spirito.

Ricordo con emozione la partecipazione alla tua Tesi di Dottorato, dove mi sentivo giovane curiosa e appassionata, di fronte  a un  grande maestro, esempio di cultura, carisma ed amore per la sua missione, che senza ostentazione ma con semplicità condivideva la sua gioia.

Ricordo con affetto  l’organizzazione dei Convegni e dei Mandati Catechisti e degli eventi presso la parrocchia Immacolata  Concezione in Portici, ai quali partecipavo da giovane aiutante apprendista ed osservatrice, che mi riempivano i sensi, il cuore, l’animo e lo spirito per la pura Bellezza che si riusciva a creare, a vivere e a mettere in comune per testimoniare con il servizio, la formazione, l’incontro, la missione di Dio per ogni uomo e il suo amore.

Ricordo con grande coinvolgimento il momento della tua malattia, esempio di pazienza, di coraggio e di affidamento alla volontà di Dio, nel quale per discrezione mi mostravo timorosa di “recare disturbo”,  ma scorgevo sempre un padre sincero, affettuoso e un uomo autenticamente in Cristo.

Ricordo con pienezza le visite al Seminario dove mi sentivo a casa, coccolata e ricolma di attenzioni e soprattutto accolta e grata di un tempo prezioso, dedicato appieno, nonostante impegni importanti. Ammiravo l’impegno profuso e la tua dedizione  per i giovani sacerdoti e rammento ancora quando Papa Benedetto II visitò il Seminario ed io ti osservavo in Tv colma di gioia nella tua semplice e familiare accoglienza di cuore e animo, felice e radioso.

In particolare mi riempie il cuore l’ultimo momento ivi condiviso quando ero venuta a chiederti se volevi mantenere la promessa fatta a quella piccola bambina curiosa e schietta di benedire il Suo sogno d’amore e tu accettasti con gioia, seppur timoroso per le tue condizioni di salute. In quella occasione ci invitasti a prender parte  ad un incontro di  preghiera che ancora ci riempie lo spirito e che fu per noi dono ineludibile e prezioso: una mistica pace, un silenzio sublime rotto da parole cariche di significato e di pura essenza, una spiritualità ed un abbandono totale a Cristo, condivisione di scelte e presenza concreta e viva di Dio; l’immagine visibile della bellezza della missione di un vero sacerdote .

Ricordo con affetto filiale il tuo impegno nell’aiutarmi nell’organizzazione del matrimonio con paterna pazienza e pienezza e porto come sigillo nel mio cuore il tuo sguardo emozionato al mio arrivo in Chiesa, la tua espressione partecipe e lieta nella celebrazione, la pura bellezza e intensità delle parole dell’omelia, che hanno abbracciato l’anima di tutti i presenti; la tua gioia paterna nello stringerci forte a te e sussurrarci il tuo affetto, il tuo sostegno, la tua presenza nella nostra vita.

Ricordo con gratitudine tutti i preziosi insegnamenti sull’umiltà, sull’accoglienza piena dell’altro, sulla presenza del male  e dell’invidia nel cuore degli uomini da comprendere, da non rendere motivo di travaglio e rammarico, ma da perdonare e da affidare a Cristo; sull’importanza della preghiera nella quotidianità; sul dono d’amore incondizionato e costante verso ogni essere umano; sul monito nell’innamoramento e nell’unione matrimoniale di vivere con dialogo, impegno, costanza, sincerità, semplicità, fiducia, comprensione, attenzione quotidiani, oltre al rispetto della diversità, dell’essenza, della fragilità, dell’animo e dello spirito della persona amata  sotto lo sguardo vigile e misericordioso di Cristo.

Sono grata a Dio che abbia scelto di darmi la possibilità  di incontrarti, di viverti e di lasciarti vegliare ancora su me.

Sei qui, vivo  in me e in segni tangibili ed ineludibili nelle pieghe dei miei giorni; sei sigillo nella mia vita e nella mia quotidianità ed io oggi so che ci sei stato, ci sei e ci sarai nel sempre, perché ti  stringo nella mia anima.

 Il mio pensiero per te è costante, mi manchi terribilmente anche se so che sei qui con me. Quanto vorrei la tua pacca sulla spalla, sentirti pronunciare il mio nome e sorridendo prendermi in giro; ribadirmi la cosa giusta e farmi sentire fiera ed onorata di averti nella mia vita.

Caro Padre, ti prometto che mi impegnerò a non deluderti e  a rendere senza tramonto  tutti i doni che mi hai affidato.

Con te, sempre !